Se in questo preciso momento affermassimo che tutti, ogni giorno, entriamo spontaneamente in ipnosi, pochissimi ci crederebbero, almeno finché non chiarissimo che l'ipnosi somiglia molto a quello che si definisce «sognare ad occhi aperti».
La maggior parte di noi non ha difficoltà ad ammettere di sognare regolarmente ad occhi aperti, e anche coloro che affermano di non farlo mai si ritrovano sotto ipnosi due volte al giorno, poco prima di svegliarsi al mattino (stato «ipnagogico») e poco prima di addormentarsi la sera (stato «ipnopompico»).
Con questo non vogliamo confondervi le idee; le definizioni di «ipnosi» sono tante quante i tipi di ipnoterapia, e ogni dizionario ne riporta una diversa.
La parola deriva dalla parola greca Hypnos, il nome del dio del sonno. L'ipnosi è dunque una forma di sonno? Non esattamente.
Sotto ipnosi non si è né completamente addormentati né completamente svegli;
si potrebbe dire che ci si sente allo stesso tempo insonnoliti e ipercoscienti.
Adesso siete confusi? Continuate a leggere.
L'Everyman's Encyclopedia definisce l'ipnosi «sonno indotto».
Quando dormiamo, tuttavia, non ci accorgiamo di ciò che accade intorno a noi, e se qualcuno ci parlasse sottovoce, probabilmente non lo sentiremmo e non ricorderemmo nulla di ció che ci è stato detto. Non avremmo alcun controllo della situazione, mentre con l'ipnosi non accade nulla di tutto questo.
M.J. Bass, in un articolo sul Journal of Experimental Psychology nel 1931 dimostrò definitivamente che esiste una differenza fondamentale tra l'ipnosi e il sonno. Grazie ad alcuni test di laboratorio, infatti, scoprì che nei pazienti sotto ipnosi il riflesso rotuleo (quello che provoca lo scatto del ginocchio) era presente analogamente allo stato di veglia, mentre non compariva affatto durante il sonno.
L'Encyclopaedia Britannica offre una definizione più corretta e più vicina al vero, in quanto paragona l'ipnosi al sonno, ma soltanto da un punto di vista superficiale, poiché afferma che il soggetto sotto ipnosi si trova in uno stato psicologico particolare, caratterizzato da una ricettività e da una reattività più acute rispetto allo stato di coscienza normale.
Il fisiologo sovietico Ivan Pavlov descriveva lo stato ipnotico come un «sonno parziale», in cui persiste un «punto di veglia» nella corteccia cerebrale, e affermava anche che «l'ipnosi non è altro che la manifestazione di una condizione psicologica di intensità superiore».
Giada Aghi
Counselor hypnotherapist - Ipnologa specializzata in ipnosi clinica, essential e regressioni - Professional Master in PNL, PNL3 e Quantum Psychology - Naturopata (operatore del benessere specializzata in mtc) - Operatrice Mindfulness - Iridologa - Riflessologa - Fito-gemmo-aroma terapeuta - Floriterapeuta - Idroterapeuta - Kinesiologa - Parapsicologa - Master Reiki Usui - Radiestesista - Master in Risveglio della kundalini, Master di sciamanesimo, Master in potenziamenti chakra e vampirismo energetico - Master in controllo dell'ansia e sblocco sessuale - Tecnico di laboratorio chimico e biologico specializzato in Tecnico per il controllo e monitoraggio delle trasformazioni alimentari - Manager delle relazioni commerciali ( ...e altri master reiki).
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