Nome: Anahata
Significato: Non colpito
Localizzazione: Cuore
Elemento: Aria
Funzione: Amore
Disfunzione: Asma, alta pressione sanguigna, malattie cardiache e polmonari
Stato interiore: Compassione, amore
Manifestazione esteriore: Gassosa
Ghiandola: Timo
Altri parti del corpo: Polmoni, cuore, pericardio, braccia, mani
Colore: Verde
Senso: Tatto
Suono: Lam
Verbo: Io amo
Forza operante: Equilibrio
Ora che abbiamo acceso i fuochi della volontà, assunto il controllo della vita ed eliminato i blocchi più ostinati, possiamo permettere ai fuochi di decrescere un pò.
Dopo il terzo chakra, dove il nostro Ego è il protagonista, con il quarto chakra ci avviciniamo al mondo del nostro spirito, trascendiamo il nostro ego per andare più in profondità e ci protendiamo verso il cielo, espandendoci.
Il Quarto Chakra è il punto centrale del Sistema dei chakra.
Il cuore è il nostro centro spirituale, il luogo che unisce le forze del cielo (sopra) e della terra (sotto), dall'interno (spirito) e dall'esterno (ego).
Il compito di questo chakra è quello di integrare ed equilibrare i diversi aspetti del nostro essere. Così facendo, porta un senso radiante di interezza all'intero organismo e la realizzazione che noi siamo una bellissima interpretazione dello spirito con la materia.
Il chakra del cuore è il centro dell'Amore.
L'amore che sperimentiamo a livello di questo chakra è nettamente diverso dall'amore più sessuale e appassionato del secondo chakra.
L'amore sessuale è orientata verso un oggetto, la passione è stimolata dalla presenza di una persona in particolare. Nel quarto chakra, invece, l'amore non è più legato a uno stimolo esteriore, ma viene vissuto all'interno come in uno stato dell'essere. In tal modo, si irradia all'esterno, portando amore e compassione a tutto ciò che entra nel nostro campo.
L'amore può emergere con il profondo senso di pace che proviene dall'assenza di necessità, con una gioiosa accettazione del nostro posto nel mondo e con la radiosità che nasce dall'armonia interiore.
L'amore del cuore è di qualità duratura, eterna e costante.
Il simbolo del chakra del cuore è un cerchio di dodici petali di loto che circondano due triangoli intersecantisi, a formare una stella a sei punte. I triangoli rappresentano la discesa dello spirito nel corpo e l'ascesa della materia che si eleva a incontrare lo spirito. Questo simbolo (stella di Davide) rappresenta il matrimonio sacro, l'interpretazione equilibrata del maschile e del femminile.
Nel corpo, Anahata è collegato al plesso solare e governa il cuore, i polmoni e il timo.
Il nome sanscrito, significa "suono che viene prodotto senza che due oggetti si colpiscano"; ma possiede ance il significato di "non colpito, non ferito, fresco e pulito".
Quando il chakra è libero dal dolore e ferite del passato, la sua apertura è innocente, fresca e radiosa.
La lotta del terzo chakra è sostituita dall'accettazione del quarto.
L'elemento di questo chakra è l'aria, il meno denso degli elementi fisici.
L'aria è comunemente associata alla conoscenza e alle cose lievi e spirituali.
L'aria rappresenta la libertà, come gli uccelli che volano. Rappresenta l'apertura e la freschezza.. quando ci innamoriamo ci sembra di camminare per aria.
L'aria implica spazio, che si raggiunge anche lasciando andare.
Se ci teniamo aggrappati troppo saldamente a ciò che amiamo, soffochiamo l'oggetto del nostro amore, il che equivale privarlo dell'aria.
L'aria, o lo stato gassoso della materia, si differisce dagli altri elementi già discussi perchè, nella maggior parte delle forme, tende a disperdersi costantemente in qualunque spazio occupi.
L'acqua rimane sul fondo di una scodella, la terra rimane rigida e fissa, il fuoco si muove verso l'alto ma rimane sempre attaccato da ciò che lo alimenta; l'aria invece si disperde! L'incenso bruciato o le essenze, a poco a poco, pervadono l'intera stanza. Vi è un senso di equilibrio, di calma e di uniformità.
L'aria rappresenta anche il respiro. Gli indù la chiamano prana, l'energia vitale di base da cui nasce la vita.
Questa energia costituisce un'interfaccia tra il mondo fisico e quello mentale.
La mente, può influenzare il corpo prendendo il controllo del respiro. Similmente, il controllo del respiro può influenzare la mente.
Il prna è considerato un legame vitale tra i due, come il chakra del cuore rappresenta l'integratore fra i chakra superiori e quelli inferiori.
Il cuore richiede comprensione e pratica dell'equilibrio tra la mente e il corpo, il regno interiore e quello esteriore, il sè e l'altro, il dare e il ricevere.
Aprire il cuore richiede una trascendenza dell'ego, una resa alle forze superiori al Sè.
E infine, il chakra del cuore richiede comprensione e controllo del respiro, perchè questo è lo strumento della trasformazione fisica e mentale.
AMORE:
Fondamentale per l'anima, l'amore diventa la preziosa essenza che governa ognuna delle nostre vite. L'amore, come il potere, è qualcosa che tutti vogliamo e di cui abbiamo bisogno. Pochi sentono di averne abbastanza. Altri ne hanno paura. Quasi nessuno lo capisce. Tuttavia tutti lo cerchiamo e, quando l'abbiamo trovato, valutiamo la nostra vita in base ad esso. Che cos'è questa forza misteriosa? Perchè ha un simile potere nella nostra vita?
L'amore è una forza unificatrice: attira le cose e le mantiene in relazione fra di loro.
Una forza unificatrice permette a qualcosa di restare insieme quanto basta per sviluppare il proprio schema in uno stato più profondo e coesivo.
L'amore concede libertà e mutamento, ma mantiene al centro la coerenza.
Entrando nel quarto chakra, noi trascendiamo l'ego per sciogliere i limiti che ci eravamo imposti da soli e per fonderci nell'estasi dell'amore.
Dato che si tratta di qualcosa che tutti vogliamo e di cui tutti ne abbiamo bisogno, gravitiamo attorno a coloro con cui ci sentiamo al sicuro e apprezzati.
Offrire tale sicurezza e accettazione a un'altra persona stimola il campo dell'amore a rifiorire.
Offrire l'energia dell'amore, sotto forma di complimenti verbali, di empatia, o di affetto fisico, invita la restituzione di un'energia simile.
L'amore a l'approvazione sono fondamentali per la nostra crescita personale, in quanto promuovono l'accettazione di sè, un passo necessario verso l'amore di se stessi.
Vi sono molte cose, tuttavia, che riducono il flusso dell'energia d'amore da una persona all'altra. Un attaccamento esagerato a qualcuno può ridurre il flusso di energia che potrebbe provenire da molti altri. La gelosia riduce il flusso d'amore per il fatto che fissa limiti rigidi entro cui tale energia deve scorrere.
L'omofobia, la vecchiaia e il razzismo limitano l'amore. Se vediamo l'amore come qualcosa di infinito, e partiamo da un concetto di abbondanza piuttosto che di scarsità, capiamo come in realtà l'amore si alimenta da solo.
Aprire il chakra del cuore espande i propri orizzonti di condivisione dell'energia dell'amore. Chiuderci in noi stessi di solito diminuisce anche la nostra capacità di ricevere. E' un circolo vizioso.
Il rifiuto poi, è uno dei più grossi timori dell'uomo. Il rifiuto minaccia il nostro equilibrio interno di base e il nostro senso di autoaccettazione.
Se il chakra del cuore è l'integratore, allora il rifiuto può provocare la nostra "dis-integrazione". Rivolgiamo questo "non amore" contro di noi e iniziamo a comportarci in modo autodistruttivo. Invece di sentirci connessi, siamo staccati, separati e isolati.
Per alcuni è più facile vivere completamente senza amore anzichè rischiare di aprirsi, di condividere e di fallire.
Questa paura è fondamentale per capire il chakra del cuore. Agisce da sistema di protezione e contribuisce a riequilibrare lo scambio fra ingresso e uscita.
Tuttavia, mantenere questa apertura è un'arma a doppio taglio.
L'ingresso e l'uscita di energia in un chakra crescono di pari passo.
Più la porta si chiude, più limitiamo il passaggio di energia attraverso tutti i chakra.
Questa restrizione non solo blocca il passaggio dell'energia da e verso il mondo esterno, ma al tempo stesso limita il flusso fra i chakra superiori e quelli inferiori, provocando un'alienazione fra mente e corpo.
Alla fine, il chakra del cuore si svuota e noi restiamo chiusi dentro.
Imparare ad amare richiede energia a molti livelli. Abbiamo bisogno che tutti i nostri chakra funzionino per poterla creare e mantenere.
Dobbiamo essere capaci di sentire, di comunicare, avere una nostra autonomia e un nostro potere, e dobbiamo essere capaci di vedere e di capire. E, cosa più importante, dobbiamo rilassarci e lasciare che accada.
Il chakra del cuore è yin, e a volte l'amore più profondo consiste nel lasciare semplicemente che le cose siano quello che sono.
L'amore è l'espansione e l'equilibrio dell'aria, la nuova alba a oriente, lo spirito di pace.
Grazie ad esso troviamo il nostro centro, il nostro cuore, il nostro potere e la nostra ragione di vita.
L'amore non è questione di connessione; si tratta di comprendere che siamo già collegati all'interno di un'intrinseca rete di rapporti che si diffondono in tutta la nostra vita.
E' comprendere che non esistono limiti, che tutti siamo fatti della stessa essenza, che ci muoviamo nel tempo nello stesso pianeta, che tutti dobbiamo affrontare gli stessi problemi, le stesse speranze e le stesse paure.
E' la connessione con una profonda verità che percorre tutta la vita e ci unisce tutti quanti. L'amore rende sacro ciò che è terreno..
Noi siamo l'amore. Siamo la sua forza vitale, la sua manifestazione, la sua espressione, il suo strumento.
Grazie ad esso noi cresciamo, trascendiamo, trionfiamo e ci arrendiamo per crescere sempre più profondamente.
RELAZIONE ED EQUILIBRIO:
Il chakra del cuore mantiene in equilibrio e in relazione tra loro tutti i chakra.
Ad esempio, l'amore per il corpo ci spinge a prenderci cura delle nostre necessità fisiche. In una famiglia, l'amore mantiene uniti tutti i membri. L'amore per la cultura ci spinge a studiare.
E' l'amore che ci mantiene in relazione!
L'amore unisce senza limitare, richiede intimità e distanza allo stesso tempo.
E' l'essenza dell'equilibrio, e risiede nel cuore di ognuno di noi. A man mano che questi cicli e questi schemi si ripetono, vengono percepiti e regolati dalla mente che, attraverso la volontà, ne assicura la continuità.
Come fra ciascun chakra, la principale differenza tra il terzo chakra e il quarto sta nella consapevolezza. Tramite la creazione e ripetizione degli schemi, l'organismo diventa consapevole di se stesso. L'attività dei chakra inferiori ha influenzato e creato la coscienza. Abbiamo agito secondo i nostri istinti e le nostre emozioni, imparando dagli errori compiuti. L'apprendimento diventa sempre più complesso ed è immagazzinato nei centri più elevati sotto forma di concetti, memoria e logica, per ridiscendere verso il basso dove la coscienza comincia influenzare le nostre azioni.
Le relazioni sono l'interfaccia tra materia e informazione, e hanno un ruolo in tutti i livelli intermedi.
Questi schemi ci forniscono il concetto che forma la struttura di base dei pensieri, della comunicazione e della percezione. Sono le basi di chi siamo.
Il livello di coscienza del quarto chakra percepisce il mondo come una complessa rete di rapporti, tenuti insieme dalla forza dell'amore.
Tutti gli schemi duraturi quindi, sono il prodotto di un equilibrio dinamico tra le loro parti. Scopriamo che ogni elemento della vita è intessuto in uno schema più ampio, ciascuno al proprio posto. Troviamo il punto d'equilibrio tra noi stessi e l'ambiente circostante. Questo punto diventa parte integrante dello schema e gli dà la coerenza di un mandala che emana da un punto centrale. Quando comprendiamo la perfezione dei rapporti attorno a noi, il nostro cuore si apre.
La regola dell'equilibrio si applica anche nelle nostre relazioni. I rapporti durano quando esiste un equilibrio generale, e finiscono quando uno o entrambi i soggetti coinvolti sentono che il rapporto ha perso equilibrio e non hanno la capacità di ripristinarlo.
L'equilibrio dentro di noi ci dà la migliore opportunità di mantenere un certo equilibrio nelle nostre relazioni con gli altri.
Il chakra del cuore, come centro esatto del mandala personale, soffre le perdite maggiori e causa i più grandi danni andando fuori posto. Gli squilibri del cuore possono danneggiare l'intero sistema.
Per poter amare bisogna trascendere l'ego e superare le separazioni per sperimentare una maggiore unità. Dobbiamo cedere un po' della nostra individualità per raggiungere questa unione.
Vivere in equilibrio significa vivere in uno stato di grazia, di delicatezza, di gentilezza. L'amore è ciò che dura, e allo stesso modo, anche ciò che viene fatto con amore durerà. Ciò che non è in equilibrio non dura. Solo essendo in equilibrio con noi stessi possiamo sperare di riequilibrare il mondo. Per conservare l'equilibrio dobbiamo essere consapevoli di tutte le nostre parti. Questo deriva da un'esperienza dinamica del nostro centro, il cuore, che organizza e riequilibra organicamente se gli viene data la libertà di farlo.
Infine, il chakra del cuore dev'essere equilibrato tra le entrate e le uscite. L'energia deve essere alimentata perchè la si possa distribuire. Se padroneggiata adeguatamente, esiste una riserva infinita di energia in ogni chakra. L'amore si moltiplica mentre viene dato. Tuttavia, molte persone perdono l'allineamento dando troppo, perdendo le basi, o dando quando l'energia scarseggia. Ci viene insegnato che l'egoismo è una brutta cosa, che è sbagliato pareggiare i conti di tanto in tanto; ma alterare l'equilibrio può alterare anche la simmetria del mandala intorno a noi.
Un costante consumo delle riserve può esaurirle fino a che non abbiamo più nulla da dare.
In equilibrio tra tutte le cose, dobbiamo superare le polarità di "bene" e "male". Il vero amore fluisce da un centro all'altro, dando ad ogni essere la libertà di danzare la sua parte in maniera unica.
Anahata è un chakra yin il cui compito consiste nel "lasciar fare" piuttosto che nell'agire. Solo allora possiamo percepire lo schema per quello che è.
L'amore è il rapporto naturale tra le cose sane e viventi. Ci basta credere che sia sempre intorno a noi e in tutte le cose, per trovarlo in noi stessi.
AFFINITA':
Affinità è un termine usato in chimica per descrivere la tendenza di una sostanza a entrare e a rimanere in combinazione con un'altra.
Il risultato dell'affinità è il legame. Quando due sostanze affini vengono a contatto, si legano, formando una connessione permanente. Ciascuna ha qualcosa che l'altra desidera e di cui ha bisogno. A un livello semplificato, è l'attrazione degli opposti in cerca di equilibrio.
Il legame umano è simile a quello chimico, anche se molto più complesso.
Gravitiamo verso persone con le quali abbiamo più affinità, anche se non sempre sappiamo perchè ne siamo attratti.
Molto spesso, il campo di energia di quella persona ha qualcosa di cui abbiamo bisogno. Se siamo fortunati, anche noi abbiamo qualcosa che lei desidera e ha luogo il legame, che rimane positivo finchè perdurano i sentimenti di affinità.
Dato che il chakra del cuore è il centro dell'equilibrio, è giusto che l'amore stesso nasca, inizialmente da una tendenza naturale a fondersi e a trovare un'equilibrio con l'energia di altre creature viventi.
Ciò non significa che si è affini solo agli opposti, perchè molte volte, trovare qualcuno che condivide il nostro punto di vista ci dà una sensazione di affinità, il tranquillo senso di equilibrio che deriva dal fatto di aver trovato qualcuno che ci capisce.
L'aspetto più importante dell'affinità però, non sta nella combinazione chimica con gli altri, bensì nello sviluppo dell'affinità all'interno delle parti composite dell'Io. Quando questo accade emaniamo una vibrazione che indica amore, accettazione e gioia. Questo favorisce e incoraggia l'affinità.
Molte persone hanno la mente costantemente in guerra con il corpo: "Sei troppo grasso", "Sei troppo magro", "Lavora sodo e finchè non avrai finito non potrai riposare".. Ciascuno di noi controlla il proprio corpo in maniera talvolta dura e poco malleabile.
Anche il corpo può far guerra alla mente, come un bambino viziato che chiede sempre attenzioni: "Nutrimi", "Sono troppo stanco", "Sono debole"...
L'autoaccettazione è la nostra prima possibilità di praticare l'amore incondizionato.
Questo non significa che dobbiamo smettere di lottare per essere migliori, ma che l'amore per noi stessi non condiziona un cambiamento immaginato o futuro.
Quando questo accade nel nostro cuore, allora diventa più facile accettare gli altri con tutti i loro difetti, con l'amore incondizionato del chakra del cuore.
Con l'accettazione e la compassione di noi stessi, è più facile fare cambiamenti personali.
GUARIGIONE:
Guarire significa rendere completi. Se il chakra del cuore è l'integratore e l'unificatore, ne consegue che è anche il centro della guarigione. In effetti, l'amore è la suprema forza risanatrice.
Risalendo verso il chakra del cuore, incontriamo le braccia. Eretto, con le braccia allargate, il corpo forma una specie di croce, le cui quattro punte si incontrano nel cuore.
Come le gambe che sono connesse nel chakra n° 1, così le braccia sono parte integrante dei chakra di mezzo, il 3, il 4 e il 5. I canali interni yin delle braccia contengono tre dei quattordici canali di energia cinesi, detti meridiani!
Questi particolari meridiani corrispondono al cuore, polmoni e pericardio.
I canali di energia che vanno dal cuore alle mani sono canali risanatori, il mezzo grazie al quale l'energia risanatrice arriva agli altri.
Esistono anche dei chakra minori nelle mani. Le mani sono estensioni molto sensibili del corpo e mente perchè possiedono un numero di recettori neurali molto maggiore di quello di altre parti del corpo.
Le mani creano e ricevono e sono organi sensori che assorbiscono altrettante informazioni degli occhi e delle orecchie.
Sono strumenti preziosi nella percezione e nel controllo dell'energia psichica.
La guarigione è il recupero dell'equilibrio in un organismo o in una situazione.
Ogni malattia, causata da germi, da ferite o da stress, sia il risultato di uno "squilibrio" che frammenta l'organismo e ne distrugge la naturale affinità risonante.
Aprire il terzo chakra e sviluppare compassione, connessione e comprensione per coloro che ci circondano dà origine alla necessità di guarire.
La realizzazione che siamo tutti uno stabilisce che, come il Bodhisattva, non possiamo avanzare da soli mentre gli altri soffrono. (Il Bodhisattva è colui spiritualmente avanzato che evita di raggiungere l'illuminazione affinchè gli altri lo possano seguire. Ma rimane indietro per insegnare).
Così, scopriamo di dover trovare il tempo per guarire gli altri mentre avanziamo lungo la nostra strada.
Questo rappresenta un equilibrio tra l'esca della spiritualità e la necessità di rimanere nel mondo fisico.
Aiutare gli altri deriva anche da un semplice stato di compassione. Attraverso la compassione priva di giudizi per gli altri non possiamo fare a meno di avvicinarci a loro con intenti di guarigione.
La nostra visione dell'equilibrio di tutte le cose evidenzia qualunque cosa non sia in armonia con quell'equilibrio.
Non è indispensabile essere un guaritore professionista, un medico o un possessore di poteri sovrannaturali perchè i canali di guarigione siano aperti. La spinta naturale ad aiutare un'anziana signora che attraversa la strada, a confortare una persona i lacrime, ad accarezzare un paio di spalle stanche o prendersi cura di un animale che troviamo senza cibo e ammalato è una potente espressione dell'energia risanatrice del chakra del cuore.
Un vero guaritore deve armonizzarsi col soggetto, rimanere ben radicato nella propria energia, e consentire al soggetto di crearsi un proprio senso dell'equilibrio.
Il guaritore è un catalizzatore nell'esperienza guaritrice del soggetto.
Quando il chakra del cuore è aperto ed equilibrato, la nostra stessa presenza irradia amore e gioia.
Questo amore è l'essenza della vera guarigione.
Giada Aghi
Naturopata, Radiestesista, Master Reiki Usui e Kundalini.
Per ulteriori informazioni o domande, potete contattarmi tutti giorni su: Pagina Facebook: Naturopatia kundalini nella mia mail: naturopatiakundalini@libero.it Sito web: www.naturopatiakundalini.com Tel. 347/2909394
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