"Dalle più grandi galassie a spirale, ai milioni di atomi che ruotano in un granello di sabbia, l'universo è composto da vorticanti ruote d'energia. Pianeti, tronchi degli alberi, fiori e persone, tutti composti da piccole ruote interne che ruotano sulla grande ruota della Terra"
Anodea Judit
In questo articolo inizio a parlarvi dei chakra, delle ruote energetiche che ognuno di noi possiede e che fanno parte delle energie sottili.
In ognuno di noi, al nostro interno, ruotano sette centri di energia chiamati Chakra.
Ciascun chakra riflette un aspetto della coscienza essenziale per la nostra vita.
Tutti i setti chakra, formano una profonda formula di completezza che integra mente, corpo e spirito.
In quanto sistema completo, i chakra costituiscono uno strumento potente per la crescita personale e l'evoluzione della nostra anima.
I chakra sono centri di attività per la ricezione, l'assimilazione e la trasmissione dell'energia vitale.
I nostri chakra, in quanto nuclei, formano la trama coordinante del complicato sistema mente/corpo.
Dalle strategie consapevolmente pianificate al comportamento più istintivo, dalle emozioni alle creazioni artistiche, i chakra sono programmi master che regolano la nostra vita, l'amore, l'apprendimento e l'illuminazione.
Attraverso i chakra, facciamo un percorso per comprendere i settori della nostra vita che passano dal livello somatico della consapevolezza fisica e istintiva attraverso il livello interpersonale delle interazioni sociali per arrivare finalmente ai regni più astratti della coscienza transpersonale.
I chakra sono legati alla scienza e alla pratica dello yoga. E' un sistema di filosofia e pratiche che mira a legare l'essere mortale alla sua natura divina di coscienza pura.
L'origine dello yoga e la prima citazione dei chakra risalgono ai Veda "conoscenza", una serie di inni che costituiscono la più antica tradizione scritta dall'india.
Questi scritti derivano da una tradizione ancora più antica della cultura ariana, una tribù indoeuropea, che invasero l'india nel corso del secondo secolo a. C. Si dice che gli Arya abbiano invaso l'india a bordo di cocchi, e il significato originario del termine chakra, "ruota" , si riferisce alle ruote dei cocchi.
Questa parola era anche una metafora del sole, la grande ruota che attraversa il cielo come un cocchio fiammeggiante.
La ruota indica anche un ciclo eterno del tempo chiamato kalacakra. Quindi la ruota rappresenta l'ordine celeste e l'equilibrio.
La storia è molto lunga, e dopo i Veda vennero le Upanishad, insegnanti di saggezza che venivano tramandate da maestro a discepolo. Qualche riferimento ai chakra come centri psichici della coscienza si trova nelle Upanishad dello yoga (600 a.C.) e successivamente negli Yoga Sutra.
Solo nella tradizione tantrica non dualistica i chakra e Kundalini diventarono parte integrante della filosofia yoga. Il tantra viene comunemente considerato in Occidente come una tradizione principalmente sessuale, perchè in effetti il tantrismo inserisce la sessualità in un contesto sacro e considera il corpo un tempio sacro per la coscienza.
La parola tantra, significa "telaio" e si riferisce all'intreccio di una serie di fili diversi in un tessuto unico. Così il sistema dei chakra, che nasce da questa tradizione, intreccia le polarità dello spirito e della materia, della mente e del corpo, dal maschile e del femminile, dal cielo e dalla terra, in un'unica filosofia composta da molti rami filosofici che risalgono anche precedentemente ai Veda.
Secondo queste tradizioni, esistono sette chakra fondamentali, che si trovano all'interno del corpo sottile e si intrecciano con il corpo fisico.
Nell'aura, che è la manifestazione esteriore del corpo sottile, il campo di energia appare come un tenue chiarore che circonda il corpo fisico, spesso composto di fibre affusolate.
Nella psicologia yoga, il corpo sottile si divide in cinque involucri di vario spessore all'interno del corpo sottile stesso, detti kosha.
Al centro del corpo, il campo sottile ha l'aspetto di dischi rotanti, appunto i chakra.
I chakra sono generatori psichici del campo dell'aura.
L'aura stessa è il punto d'incontro fra gli schemi centrali generati dai chakra e l'influsso del mondo esterno.
Grazie alla fisiologia moderna possiamo vedere come questi sette chakra principali gangli nervosi che fuoriescono dalla spina dorsale.
Esistono poi due chakra minori citati nei testi antichi, il chakra soma, situato appena sopra il terzo occhio, e l'Anandakanda lotus, che contiene il celestiale albero del desiderio del chakra del cuore.
Alcuni sistemi esoterici indicano nove o dodici chakra, mentre secondo altre tradizioni come il buddismo esistono solamente cinque centri.
Dal momento che i chakra sono vortici di energia, non c'è un numero esatto e possono essere illimitati, ma i sette chakra principali costituiscono un sistema profondo che corrisponde nell'organismo al sistema nervoso e collega la nostra esistenza fisica a superiori e più profondi regni non fisici.
COME FUNZIONANO I CHAKRA:
Il termine chakra è un termine sanscrito che significa ruota o disco. Sono detti anche "loto" perchè simboleggiano i petali del fiore che metaforicamente descrive l'apertura di un chakra.
Proprio come il loto, i chakra hanno i petali, che variano nel numero da chakra a chakra (dal basso verso l'alto 4,6,10,12,16,2,1000 petali).
Come i fiori, i chakra possono essere aperti o chiusi, morenti o in piena fioritura, a seconda dello stato di coscienza interno.
Questi centri permettono il passaggio tra varie dimensioni (centri dove l'attività di una dimensione come quella emotiva e il pensiero si connette a un'altra dimensione come quella del corpo fisico).
Questa interazione agisce sulle attività del mondo esterno e governa le nostre interazioni con gli altri.
Ad esempio, pensiamo alla paura che è collegata al primo chakra, essa colpisce il nostro corpo in parecchi modi: tachicardia, fiato corto, tremiamo, sudiamo freddo e molti altri sintomi..
Queste caratteristiche fisiche tradiscono la mancanza di fiducia nell'affrontare il mondo e portano gli altri a trattarci in maniera negativa, alimentando la nostra paura.
Questa paura, se è sempre presente specialmente senza motivo, può non affondare le radici in circostanze presenti, ma derivare dall'infanzia ancora sepolta nei chakra e condizionare il nostro comportamento.
Lavorare con i chakra significa guarire dai vecchi schemi costruttivi legati al corpo o alla mente o ai comportamenti abituali.
La somma dei chakra crea una colonna verticale detta sushumna. Questa è un canale centrale che integra e connette i chakra e le loro dimensioni, è praticamente la "strada" dell'energia.
Accanto la sushumna ci sono anche molte altre strade dell'energia come i meridiani, e migliaia di altre nadi che gli indù hanno trovato nel corpo sottile.
A livello fisico, i chakra corrispondono ai grandi gangli nervosi dove vi è un alto grado di attività nervosa
e alle ghiandole del sistema endocrino.
L'effetto dei chakra sul corpo fisico è forte, come può testimoniare chiunque abbia vissuto una esperienza di Kundalini.
I chakra generano la forma e il comportamento del corpo fisico, così come la mente influenza le emozioni.
Un terzo chakra molto attivo genera un ventre grosso e teso; un quinto chakra ridotto genera spalle tese o mal di gola, come spiegavo nell'articolo precedente.
L'allineamento delle vertebre di una persona dipende quindi dall'apertura del chakra.
La forma del corpo fisico può essere addirittura determinata dallo sviluppo dei chakra nelle vite precedenti, per poi essere ripresa e continuata in questa vita; infatti in ogni vita si sperimenta uno o massimo due chakra e così avviene la nostra evoluzione in vita in vita.
Nella terminologia metafisica, un chakra è un vortice. Qualunque cosa il chakra incontri al suo particolare livello vibrazionale viene attirato dal chakra stesso, elaborato e rimesso in circolazione.
I chakra sono composti da schemi simbolici della nostra stessa programmazione mentale e fisica.
Questa programmazione determina il nostro comportamento.
I chakra trasmettono energia dal centro del nostro corpo e assimilano l'energia che dall'esterno penetra nel centro. Quindi sono centri di attività per la ricezione, l'assimilazione e la trasmissione di energia vitale. Ciò che generiamo determina molto di ciò che riceviamo, e in tal senso è utile lavorare sui chakra ed eliminare programmazioni vecchie, disfunzionali e negative che possono danneggiarci.
La forma e il contenuto dei chakra sono in gran parte costituiti dalla ripetizione degli schemi delle nostre azioni nella vita quotidiana. Importanti fattori sono anche costituiti dai genitori e dalla cultura, dalla forma del corpo fisico, dalla condizione in cui siamo nati e dalle informazioni provenienti dalle vite passate.
Attraverso il coinvolgimento col mondo esterno, gli schemi interni dei chakra tendono a perpetuarsi, di qua l'idea di karma.
Per questo motivo è molto facile restare intrappolati nell'azione auto-perpetuante di un chakra, detto chakra bloccato. Veniamo presi in uno schema che ci tiene a un particolare livello, che si tratti di un modo di pensare, in un rapporto o nel lavoro.
L'obiettivo consiste nel ripulire i chakra dai vecchi schemi negativi affinchè le loro azioni
auto-perpetuanti abbiano un' influenza positiva, e l'energia vitale possa salire ai piani superiori.
I chakra sono associati ai setti livelli fondamentali di coscienza.
Quando sperimentiamo l'apertura di un chakra, sperimentiamo anche una più profonda comprensione dello stato di coscienza associato a quel livello.
Chakra uno, localizzato alla base della spina dorsale; è associato alla sopravvivenza. Il suo elemento è la Terra.
Chakra due, localizzato nella parte inferiore dell'addome; è associato alle emozioni e alla sessualità. Il suo elemento è l'Acqua.
Chakra tre, localizzato nel plesso solare; è associato al potere personale e all'energia metabolica. Il suo elemento è il Fuoco.
Chakra quattro, localizzato sopra lo sterno; è associato all'amore. Il suo elemento è l'aria.
Chakra cinque, localizzato nella gola; è associato alla comunicazione e alla creatività. Il suo elemento è il Suono.
Chakra sei, localizzato nel centro della fronte; è associato alla chiaroveggenza, all'intuizione e all'immaginazione. Il suo elemento è la Luce.
Chakra sette, localizzato in cima alla testa; è associato alla saggezza, alla comprensione e alla coscienza trascendente. Il suo elemento è il Pensiero.
I chakra possono essere aperti o chiusi, i eccesso o in carenza, o trovarsi ad uno stadio intermedio.
Questi stati possono essere fondamentali della personalità di qualcuno nel corso della vita, oppure qualcosa che muta di momento in momento, in risposta a una situazione.
Un chakra sofferente può essere incapace di mutare facilmente il suo stato,
essendo fissato in uno stato chiuso o aperto. Allora il chakra ha bisogno di essere guarito, scoprendo e rimuovendo qualunque cosa lo blocchi.
Se un chakra è bloccato in uno stato di chiusura, allora non è in grado di generare o ricevere energia, come l'energia dell'amore o la comunicazione a quel piano particolare.
Se un chakra è bloccato in uno stato aperto o eccessivo, ciò significa che tende a incanalare tutte le energie attraverso quel piano particolare, ad esempio sfruttando ogni situazione per usare il proprio potere o per soddisfare le necessità sessuali, quando invece sarebbero più adatte altre forme di comportamento.
Un chakra chiuso evita costantemente determinate energie, mentre un chakra eccessivamente aperto è una fissazione cronica.
La qualità e la quantità di energia che si incontrano su un particolare piano hanno a che fare con l'apertura o la chiusura dei chakra, o con la loro capacità di controllare l'apertura e la chiusura nei momenti appropriati.
Per esempio, una persona con il terzo chakra molto chiuso (potere personale) sarebbe terrificata all'idea di fare un discorso in pubblico, mentre un'altra si sentirebbe a suo agio. Una persona con un secondo chakra molto aperto (sessualità) può avere molti partner sessuali, mentre una persona con il chakra chiuso ha la difficoltà nel mantenere anche un solo rapporto. Una persona con un chakra della gola eccessivo può parlare troppo senza ascoltare veramente, mentre un'altra può essere a mala pena capace a dire qualche parola.
— Giada Aghi
Naturopata, Ipnotista, Radiestesista, Op. Esoterica e Master Reiki.
www.naturopatiakundalini.com
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