Nome sanscrito: Sahasrara
Significato: Millefoglie
Localizzazione: Sommità della testa
Elemento: Pensiero
Funzione: Comprensione
Disfunzione: Depressione, alienazione, confusione, tedio, apatia, incapacità di apprendere o comprendere.
Manifestazione: Informazione
Stato psicologico: Beatitudine
Ghiandola: Pituitaria
Altre parte del corpo: Corteccia cerebrale, sistema nervoso centrale
Colore: Dal violetto al bianco
Suono: Nessuno
Verbo corrispondente: Io so.
Eccoci qui, siamo raggiunti all'ultimo chakra "fisico". Sahasrara, il settimo chakra, è detto anche chakra della corona. Questo chakra ci mette in relazione con l'intelligenza divina e con la sorgente di ogni manifestazione. E' il mezzo grazie al quale raggiungiamo la comprensione e troviamo il significato. E' il luogo della liberazione.
Questo chakra rappresenta il principio dominante della vita, il luogo in cui si percepisce finalmente l'ordine generale e il significato di tutte le cose. E' la vera essenza dell'essere perchè in esso risiede la consapevolezza.
Nell'inconscio, è la saggezza del corpo. Nella menta conscia, è l'intelletto e il nostro sistema di pensiero. Nel superconscio, è la consapevolezza del divino.
Sahasrara ha 1000 petali, ma questo numero ne sostituisce un numero infinito.
Il suo significato, millefoglie, sta ad indicare il suo numero infinito di petali di loto che si schiudono.
Quando raggiungiamo questo livello, il seme della nostra anima è germogliato dalle sue radici nella terra, è cresciuto verso l'alto attraverso gli elementi degli altri chakra, e ora si protende verso la sorgente del tutto, la coscienza stessa, sperimentata attraverso l'elemento del pensiero. Ora il chakra della corona sboccia nell'infinita consapevolezza.
E' la sede dell'illuminazione. Il suo stato ultimo di coscienza va al di là della ragione, dei sensi e dei limiti del mondo circostante.
L'elemento di questo chakra è il pensiero. Di conseguenza la sua funzione è la conoscenza, come gli altri chakra sono associati alla vista, alla parola, all'amore, all'azione, alla sensibilità o all'avere.
Solo attraverso questo chakra si raggiunge il corpo infinito di "informazioni" a cui esso attinge per aver riconoscimento e manifestazione.
Il settimo chakra è legato a ciò che sperimentiamo come mente, e specialmente alla consapevolezza che fa uso della mente.
Sahasrara è legato al cervello, soprattutto alla corteccia cerebrale.
Il nostro cervello umano contiene tredici miliardi di cellule nervose tutte interconnesse, in grado di stabilire fra loro più connessioni del numero di stelle dell'universo. I nostri cervelli, in quanto strumenti di consapevolezza, sono virtualmente illimitati. E' da un luogo interiore che abbiamo accesso alla conoscenza. L'interiorità è un modo per accedere a una dimensione che non è localizzata nel tempo e nello spazio. Nel chakra della corona abbiamo un'onda di velocità infinita, e nessuna lunghezza d'onda, che le consente di essere ovunque nello stesso tempo. Gli stati finali di coscienza sono onnipresenti, abbiamo tutto il mondo nella nostra testa.
Questo luogo interiore è la sede della coscienza e l'origine della nostra corrente manifestante. Ogni atto di creazione inizia da un concepimento! Certo, perchè va concepita l'idea prima di metterla in pratica!
Questo processo avviene nella mente, e poi scende verso i chakra fino alla manifestazione. Il concepimento ci fornisce lo schema e la manifestazione lo riempie di sostanza, dandogli una forma. Uno schema, tra l'altro, implica ordine.
Per gli induisti, l'ordine è è la realtà universale la base di tutto.
Ad esempio, ho letto in un libro interessantissimo che in inglese la parola schema "pattern" ha la stessa origine di padre. Il padre dà il seme (DNA), l'informazione che stimola la creazione della forma. L'aspetto materno dà sostanza allo schema, e la parola madre viene da "mater", materia. Per trasformare qualcosa in materia deve essere manifestato.
Possiamo pensare la coscienza sia invisibile, ma basta guardarci intorno, che siamo immersi dalla coscienza manifestata (pensate solo al pc o al vostro cellulare, che lo state usando per leggere il mio articolo). Ogni cosa che ci circonda, la casa, i libri, la cucina, il divano, i palazzi, le strade, le auto e molto altro ancora sono state realizzate grazie al concepimento di un'idea. E quell'idea si è così manifestata.
La coscienza, invece, è il campo degli schemi da cui emerge la manifestazione.
I chakra inferiori sono pieni di informazioni che riguardano il mondo fisico e i cicli di causa ed effetto, mentre la coscienza superiore detta anche coscienza cosmica attraversa la galassia e l'intero cosmo, aprendoci alla consapevolezza delle verità unificanti.
Con Sahasrara ci allontaniamo dal mondo materiale e dai limiti di tempo e spazio. Infatti con i nostri pensieri possiamo balzare all'età del Medioevo e subito dopo nel futuro. Possiamo immaginare di stare a casa o in una galassia. Possiamo creare, distruggere, apprendere e accrescere, tutto da un luogo che esiste dentro che non richiede movimenti e cambiamenti di fuori.
Alcuni dicono che questo chakra sia la sede dell'anima, io invece sono più d'accordo nel dire che la sede dell'anima sia nel chakra del cuore. In Sahasrara però, c'è sicuramente il collegamento con il nostro Sè superiore, il nostro spirito. Tutti noi siamo anime, e come anime abbiamo uno spirito. Proprio in questo chakra noi abbiamo la possibilità di attingere a tutte le informazioni del mondo tramite il nostro Sè superiore. Vedremo con gli articoli più avanti, come sarà di fondamentale importanza essere consapevoli e purificati per raggiungere il nostro Sè superiore, trascendere il nostro Ego per collegarci alle nostre animi affini e riscoprire l'amore universale.
COSCIENZA COSMICA:
La forza universale è la coscienza universale. A livello di questo chakra, dobbiamo porci delle domande: "Cos'è la coscienza?" "A cosa serve?" "Come possiamo utilizzarla?"... Tutte e tantissime domande che noi uomini ci siamo sempre posti fin dall'antichità, per entrare nell'ultima dimensione: la dimensione della mente, del pensiero, della consapevolezza, dell'informazione. Dobbiamo farci queste domande perchè la facoltà che chiede è la coscienza che stiamo cercando. Comprenderlo significa trovare l'oggetto della nostra ricerca. Essere consapevoli di noi stessi mette in moto la coscienza. Una facoltà che abbiamo tutti, ma che non si può toccare nè vedere. La sua enorme capacità di regolare il corpo, parlare, cantare, apprezzare le cose della vita, amare, agire e molto altro sono tutte facoltà della coscienza con un infinite capacità straordinarie.
Volgere l'attenzione su questo miracolo vuol dire entrare negli infiniti petali del loto e penetrare la vera sorgente del Sè.
Il Sè mantiene un magazzino di ricordi, un insieme di sistemi di pensiero e le capacità si assimilare dati nuovi, integrando al tempo stesso tutte queste informazioni in un senso coerente di significato. Questa ricerca di significato è la forza pulsante della coscienza e la ricerca dell'unità di base dell'esperienza.
Il significato è quel disegno che tiene tutto insieme, che ci avvicina all'unità.
Una volta compreso il significato di una situazione, sappiamo che cosa fare e come agire, e così riusciamo entrare nel flusso delle cose. Esso ci collega al senso dell'ordine, che poi può integrare il resto della nostra esperienza in un tutto unico.
La coscienza è una forza che porta ordine, unità e organizzazione. E' il disegno, lo schema, l'intelligenza. Sono le onde intrecciate nel nostro cervello alla struttura di molecole, edifici, città. La coscienza è il principio d'ordine inerente in tutte le cose.
TIPI DI COSCIENZA:
La consapevolezza implica la messa a fuoco dell'attenzione. Ad esempio, mentre sono al volante il paesaggio cambia in continuazione, ma sfugge alla mia consapevolezza, e la prossima volta che ripasserò probabilmente mi sembrerà sconosciuto. Per aprire la nostra consapevolezza dobbiamo sapere dove va la nostra attenzione.
L'informazione è intorno a noi in ogni istante della nostra vita. Per assimilarla e agire su di essa, limitiamo la nostra consapevolezza focalizzando l'attenzione su piccole quantità di tempo. Ad esempio, per leggere questo post, accentrate l'attenzione su di esso mentre allontanate altre informazioni come il rumore del traffico, una conversazione vicina etc..
La coscienza di Sahasrara è divisa in due tipi, a seconda di dove è rivolta la nostra attenzione: quella che discende e diventa informazione concreta, utile per la manifestazione del mondo, e la seconda che si espande e viaggia all'esterno verso piani più astratti.
La prima è orientata verso il mondo materiale, i rapporti e il Sè. E' il risultato dell'attenzione limitata, dove si ragiona, apprende e immagazzina l'informazione. E' chiamata Coscienza Cognitiva ed è la metà inferiore del chakra.
Il secondo tipo di coscienza è Trascendente. Appartiene a un regno al di là del mondo materiale e dei rapporti. E' la coscienza senza oggetto, senza consapevolezza, senza pensiero logico. Questa forma di coscienza sembra fluttuare in una specie di meta-consapevolezza, raccogliendo tutte le cose simultaneamente senza focalizzarsi su nessuna in particolare.
La coscienza cognitiva richiede che la consapevolezza sia concentrata sul finito e sul particolare, ordinata e riunita in un ordine logico.
La coscienza trascendente richiede l'apertura della consapevolezza al di là dell'informazione.
Percepire un ordine superiore implica una maggiore distanza dal tempo e dal particolare. Questa apertura ha come risultato l'accrescere la portata dell'attenzione messa a fuoco. Svuotando la mente, ciò che rimane è più pronunciato , come guardare una persona sola in un campo innevato piuttosto che osservarla in una strada affollata.
INFORMAZIONI:
Grazie alle nostre esperienze, ognuno di noi si costruisce una personale matrice di informazioni all'interno della propria mente.
Ogni informazione che riceviamo viene inserita su questa matrice rendendola ancora più complessa. E a man mano che si fa più complicata tende a riorganizzarsi periodicamente, trovando livelli superiori di ordine che ne semplificano il sistema.
L'illuminazione è la comprensione progressiva di un tutto ancora più grande.
Le strutture della matrice derivano dal significato che traiamo dall'esperienza. Esse diventano quindi il nostro personale schema di pensiero e il principio ordinante della nostra vita. Noi siamo parte di questo ordine, e organizziamo tutto ciò che incontriamo in base a questa matrice, preferendo mantenere una certa coerenza fra le esperienze interiori e quelle esteriori.
Se il mio sistema di pensiero mi dice che le donne sono esseri inferiori, io manifesterò questa convinzione in tutte le mie azioni, compreso il cercare persone che confermino questa idea.
I nostri sistemi di pensiero sono fatti da pezzi di significato che abbiamo derivato dalla nostra esperienza. Se continuiamo a sbagliare e ci diciamo che ciò significa essere stupidi, alla fine ci convinciamo della nostra stupidità.
Questi sistemi di pensiero formano la matrice in cui si incanalano tutte le altre informazioni.
Se dite:"Quello che faccio io, per te è sempre sbagliato", si tratta di una convinzione tratta dal significato che voi avete dato. Un'altra persona con uno schema di pensiero totalmente diverso ne può ricavare un altro significato.
Il rapporto tra significato e convinzione è talmente forte che se un certo dato non si inserisce nella nostra matrice, ci capita di dire:"No, non ci credo." e di scartare del tutto l'informazione ricevuta.
Se dicessi a tutti che sono un operatore di luce con aura cristallo e mi faccio aiutare dagli Arcangeli per percorrere al meglio il mio cammino, la maggior parte delle persone non mi crederebbe, perchè non hanno la matrice in cui inquadrare un'esperienza del genere.
Se riferissi la stessa informazione invece, in un incontro con Doreen Virtue probabilmente tutti mi crederebbero, o comunque darebbero all'esperienza un significato del tutto diverso.
Questa è una delle trappole della nostra mente!
In che modo accettiamo le informazioni nuove e ampliamo la nostra coscienza, se rifiutiamo tutto ciò che non si adatta con la nostra matrice interiore?
E se trascuriamo la nostra matrice, riusciamo a distinguere la verità dalla menzogna?
La risposta migliore sta nella meditazione, una pratica che permette alla mente di vagliare i dati, scartare le convinzioni datate e le informazioni superflue, e di riorganizzare la matrice personale con una unità di fondo.
E' la meditazione che permette al chakra della corona di aprire ancora di più la consapevolezza senza che venga sopraffatta e che si perda nell'infinito.
Scaricare le informazioni:
La ricerca parapsicologica, la regressione alle vite passate, e altri studi biologici hanno dimostrato che vi sono certe qualità della mente che esistono indipendentemente dal cervello.
In alcuni casi di regressione alle vite passate, le persone sono state in grado di ricordare fatti dimostrabili oggettivamente. Descrivono accuratamente case che non hanno mai visto, parlano una lingua straniera, o descrivono eventi in seguito documentati da giornali, lettere o libri.
Dato che il corpo umano è stato completamente ristrutturato, alcune informazioni esistono al di fuori del cervello.
Tutti questi dati implicano una qualche specie di campo di informazioni esistente indipendentemente da chi lo percepisce, proprio come le onde radio esistono indipendentemente dagli apparecchi radiofonici, o come internet che esiste anche se non possedete un computer.
Il corpo, con il suo sistema nervoso e la sua grande capacità di reazione, riceve queste informazioni, proprio come un computer può ricevere e scaricare informazioni da Internet.
Questo campo, anche se immateriale nel mondo fisico, è nondimeno un fattore reale e casuale, così come un campo magnetico invisibile può stabilire certi comportamenti per i metalli.
Quando ci sintonizziamo, riusciamo ad accedere a questo campo di informazioni.
Esiste un termine che descrive almeno parzialmente questo fenomeno, detto "campi morfogenetici".
La teoria dei campi morfogenetici postula che l'universo funzioni non tanto in base a leggi immutabili ma ad "abitudini", schemi creati dalla ripetizione degli eventi del tempo.. ( vi ricordate infatti, che abbiamo parlato di ritmi nel 5°chakra?)
Ad esempio, avete mai notato come le persone obese tendono a mantenere lo stesso peso anche con numerose diete? Il campo morfogenetico del corpo vuole mantenere la sua forma fisica. Proiettando a un livello diverso, "pensando magro", si ottengono risultati più efficaci, perchè mutando il campo si stabilisce la forma.
Quando un'idea è condivisa da un gran numero di persone, il suo campo è più forte, e ciò diminuisce le probabilità di sopravvivenza delle idee contrastanti (in questo caso ci stanno giocando benissimo i mass-media, come in questi giorni che parlano soltanto degli attentati per infondere terrore e paura tra la popolazione).
I pensieri sono strutture, come corpi e gli edifici. I dettagli possono mutare di momento in momento, ma la matrice globale strutturale rimane più o meno la stessa per determinati periodi del tempo, specialmente se posseduta da un gran numero di tempo. Un esempio banalissimo, è il campo creato dall'idea della supremazia maschile, installato fin dall'antichità.
Se desideriamo mutare la coscienza dobbiamo fare uso dei campi da cui nasce, e cercare in essi un ordine più elevato. Allora sarà possibile mutare la matrice e le sue manifestazioni nel mondo fisico. Questo è il processo dell'evoluzione autocosciente, resa possibile soltanto da un viaggio nella coscienza.
TRASCENDENZA E IMMANENZA:
Sahasrara è il punto d'incontro tra finito e infinito, mortale e divino, temporale e senza tempo. E' il passaggio attraverso il quale ci espandiamo oltre il nostro essere personale, oltre i limiti di spazio e di tempo e sperimentiamo l'unità primordiale e la beatitudine trascendente.
Abbiamo spiegato come due correnti creino due tipi di coscienza: trascendente e cognitiva.
Inoltre le due correnti producono due stati spirituali diversi, ma complementari: quello trascendente e quello immanente.
E' la corrente ascendente a portarci la liberazione, e quella discendente alla manifestazione. Per avere una vera teoria di unità, occorre coltivarle entrambe.
Mentre ci siamo fatti strada lungo i setti chakra, abbiamo trasceso i limiti, la miopia, l'immediatezza, il dolore e la sofferenza.
Il dolore e la sofferenza avvengono per una falsa identificazione con gli elementi del mondo finito, e oscurano la realtà ultima dell'infinito.
E' l'attaccamento ai limiti a costituire un ostacolo alla nostra crescita spirituale, e proprio per questo l'attaccamento è il demone principe del chakra della corona.
La qualità della coscienza trascendente è il vuoto, per cui vi possiamo entrare superando gli attaccamenti. La trascendenza porta la liberazione dalle trappole dell'illusione per farci entrare in uno stato di beatitudine e di libertà. Di norma è l'Io a formare questo attaccamenti per mantenere il suo senso di individualità e di sicurezza, ma è un essere più piccolo e limitato, separato dall'unità di coscienza di cui siamo fatti.
La corrente discendente della coscienza, porta l'immanenza.
E' la consapevolezza del divino dentro di noi, mentre la trascendenza è la consapevolezza del divino al di fuori di noi. L'immanenza ci porta intelligenza, illuminazione, ispirazione, potere, connessione e manifestazione.
La vera conoscenza di sè consiste nel capire che la trascendenza e l'immanenza sono complementari fra loro e che il mondo interiore e quello esteriore sono una cosa sola.
Come il chakra Muladhara è sia l'origine della Kundalini ascendente sia il luogo in cui affondiamo le radici nel terreno, Sahasrara è l'origine di ogni manifestazione e il passaggio verso l'oltre.
MEDITAZIONE:
Per lo sviluppo del settimo chakra non vi è maggiore attività della meditazione.
E' l'atto stesso attraverso cui la coscienza si manifesta, ed è essenziale per lo spirito come il cibo e il riposo lo sono per il corpo.
Vi sono infinite varietà di tecniche di meditazione. Si può regolare il ritmo del respiro, intonare mantra, visualizzare colori, forme o divinità, far risalire l'energia attraverso i chakra, camminare o muoversi con consapevolezza, ascoltare musica ad una certa frequenza..
Per essere utili tutte queste forme devono avere una cosa in comune: devono favorire, calmare, armonizzare gli aspetti vibrazionali della mente e del corpo, liberando la mente dalla sua confusione abituale.
Diamo per scontato che dobbiamo farci la doccia, lavare i panni, pulire la casa. Se non lo facessimo ci sentiremmo a disagio, per non parlare delle critiche da cui saremmo fatti oggetto da parte della società. Anche la mente e i pensieri hanno bisogno di pulizia, se non di più anche, del vostro corpo.
Lavorano molto più duramente, incontrano una dimensione più profonda e fanno lavorare il corpo.
Mentre poche persone mangerebbero sul piatto sporco di ieri, non pensiamo mai che dobbiamo affrontare un nuovo giorno con la mente affollata da ieri e ci sentiamo stanchi, confusi e ignoranti.
La meditazione è tanto un mezzo quanto un fine. Possiamo raggiungere una maggior chiarezza, un miglioramento dell'umore e un miglioramento fisico.
Poichè il settimo chakra esiste in una dimensione di interiorità, la meditazione è la chiave per quel mondo interiore.
ILLUMINAZIONE:
L'illuminazione è un processo, cioè qualcosa che si diventa.
L'illuminazione non è una cosa che dobbiamo acquisire, bensì è già dentro di noi e dobbiamo solo fare il processo giusto per raggiungerla.
Mentre per la maggior parte delle persone l'illuminazione è uno stato in cui si conoscono tutte le risposte, la si potrebbe considerare anche come un arrivare finalmente a formulare le domande giuste.
In termini di chakra, l'illuminazione ha luogo quando la strada attraverso i chakra è completa. E' qualcosa di più che aprire il chakra della corona, o qualunque altro chakra. E' l'esperienza della connessione di tutte le cose e l'integrazione di quella esperienza con il Sè, e ciò può avvenire solo se il Sè è completo. E' il processo del divenire..
Vi auguro un buon cammino anime..
Giada Aghi Naturopata, Radiestesista, Master Reiki Usui e Kundalini.
Per ulteriori informazioni o domande, potete contattarmi tutti giorni su: Pagina Facebook: Naturopatia kundalini- cure naturali nella mia mail: naturopatiakundalini@libero.it Sito web: www.naturopatiakundalini.com Tel. 347/2909394
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