Chakra tre, simboli e corrispondenze:
Nome: Manipura
Significato: Gemma rilucente
Localizzazione: Tra l'ombelico e il plesso solare
Elemento: Fuoco
Stato interiore: Riso, gioia, rabbia
Manifestazione esteriore: Plasma
Ghiandola: Pancreas, surrenali
Altre parti del corpo: Apparato digerente, muscoli
Funzione: Volontà, potere, sicurezza
Disfunzione: Ulcere, diabete, ipoglicemia, disturbi digestivi
Colore: Giallo
Senso: Vista
Suono: Ram
Verbo: Io posso
Principale forza operante: Combustione
Dalla Terra all'Acqua al Fuoco!
Qui l'elemento Fuoco accende la luce della coscienza, e noi emergiamo dai livelli somatici e inconsci per raggiungere l'esaltante combinazione di psiche e soma che crea l'azione guidata dalla volontà.
Via via che attiviamo il nostro potere, indirizziamo le nostre attività verso uno scopo superiore.
Il primo chakra ci ha dato solidità, stabilità, concentrazione e forma. Qui avevamo conosciuto l'unità. Da queste basi siamo passati al secondo chakra dove ci insegna la differenza, il cambiamento e il movimento. Nel secondo chakra si abbraccia le polarità e le passioni per la differenza, della scelta, delle emozioni e del desiderio.
Quando uniamo materia e movimento, scopriamo che essi creano un terzo stato, L'ENERGIA.
Se sfreghiamo fra di loro due bastoncini, alla fine scoppia una scintilla in grado di accendere il fuoco.
Nel mondo fisico, si chiama combustione mentre nel corpo si chiama metabolismo.
Psicologicamente si lega alla scintilla dell'entusiasmo che accende il potere e la volontà..
Questo è il nostro terzo chakra, il suo scopo è la trasformazione.
Questo chakra trasforma gli elementi passivi della terra e dell'acqua in energia dinamica e potere.
La terra e l'acqua sono passive, scorrono verso il basso, sono soggette alla gravità.. il fuoco, invece, tende verso l'alto, distruggendo la forma e portando l'energia grezza a una nuova dimensione, quella della luce e del calore.
E' il fuoco della volontà ad alimentare il movimento.
Grazie alla volontà riusciamo a liberarci dagli schemi prefissati e a creare un comportamento nuovo. E' la nostra volontà che ci spinge lontano dall'abitudine, dalle aspettative degli altri e ci libera da tutto ciò che ci pesa e ci fa star male.
E mentre compiamo queste azioni, iniziamo a trasformarci..
Il compito del terzo chakra consiste nel superare l'inerzia.
In fisica, il termine inerzia si riferisce alla tendenza di un oggetto a rimanere nello stato in cui si trova, di movimento o di riposo, a meno che non intervenga un'altra forza.
Nel terzo chakra l'inerzia dell'immobilità e del movimento, della terra e dell'acqua, sono combinate dalla volontà e ciascuna dà forma all'altra. La parte più difficile è l'inizio, ma una volta acceso il fuoco, esso brucia più facilmente, basta solo alimentarlo.
Un oggetto in movimento, quando interagisce con altri oggetti, crea calore.
Il calore a sua volta, stimola il movimento che consente il verificarsi di nuove combinazioni: mutano gli stati della materia. Il fuoco è l'influenza trasformatrice che può distruggere la forma e liberare energia.
La gravità (la forza del primo chakra) dà origine al movimento (secondo chakra) creando energia (forza del terzo chakra).
Il terzo chakra è localizzato nel plesso solare, sopra le ghiandole surrenali, proprio dove si ha la sensazione di avere le "farfalle nello stomaco" o strane sensazioni quando si è nervosi, quando il terzo chakra non è sano e possente.
Si tratta di un chakra focoso e raggiante, che porta luce, calore, energia e potere.
Rappresenta l'azione, la volontà, la vitalità.
E' detto anche "chakra dell'ombelico" perchè si estende da sotto lo sterno fino all'ombelico.
In corrispondenza con il fuoco e la combustione, il terzo chakra regola il sistema metabolico, ed è responsabile della regolazione e della distribuzione dell'energia metabolica in tutto il corpo. L'apparato digerente rappresenta un barometro per la salute in questo centro e le disfunzioni come il diabete, l'ipoglicemia o ulcera dello stomaco sono direttamente collegate.
Di estrema importanza nel metabolismo è l'aria, elemento del quarto chakra, senza la quale il fuoco non brucia e le cellule non metabolizzano. Quando il nostro respiro è contratto, il metabolismo è ostacolato; quando non abbiamo spazio per respirare, il nostro potere è limitato. Allo stesso modo, se usiamo il potere senza compassione (quarto chakra) rischiamo di perpetuare il dolore e l'oppressione.
Ci sono molti modi per vedere lo stato di salute del terzo chakra.
Uno stomaco duro e teso, un grosso ventre o un diaframma affondato sono indicazioni di eccesso o deficienze di questo chakra.
Controllate il vostro fisico in questo centro. Un grosso ventre indica un eccessivo bisogno di potere, di dominare e controllare, o semplicemente l'egoismo di occupare uno spazio.
Un chakra debole indica paura di assumere il potere, paura di esporsi e desiderio di nascondersi in se stessi.
Il peso in eccesso, in generale, può indicare una disfunzione del terzo chakra perchè indica che il corpo non metabolizza adeguatamente la materia solida (cibo) in energia.
Si può anche analizzare se stessi nei termini del suo elemento, il fuoco.
Avete spesso freddo? Desiderate o evitate i cibi piccanti, speziati? Preferite le bevande calde o fredde? Sudate facilmente, avete febbre, brividi?
Il vostro temperamento è rapido ed energetico o lento e letargico?
Queste cose ci danno un'indicazione della mancanza o dell'eccesso di fuoco nel nostro corpo.
In sanscrito Manipura, significa " gemma rilucente" perchè brilla e irradia come il sole. Il suo simbolo è un loto a dieci petali, all'interno del quale si trova un triangolo con la punta rivolta verso il basso circondato da tre "svastiche" a forma di T, simboli indù per indicare il fuoco, da non confondersi dalle svastiche naziste.
Il potere di manipolare l'ambiente è parzialmente collegato alla capacità delle mani, con le dieci dita, di estendersi nel mondo circostante. Dieci è anche l'inizio di un nuovo ciclo..
Il fuoco è la scintilla di vita che accende la volontà trasformandola in azione.
Gli essere umani devono dare e ricevere calore.
Il potere del terzo chakra è il potere della vita, della vitalità e della connessione, non la freddezza del controllo e del predominio.
L'energia e il fuoco del nostro corpo riflettono la capacità di combinarsi con gli elementi circostanti, perchè il fuoco è un processo di combinazione e combustione.
Il fuoco è radiante, il terzo chakra è yang e attivo. Se abbiamo paura o ci sentiamo impotenti ci ritiriamo, e diventiamo passivi e yin; teniamo i movimenti sotto controllo, e usiamo una parte di noi stessi per controllarne un'altra.
Blocchiamo il nostro potere, la nostra espressione. Se ci ritraiamo, sembriamo freddi e controllati.
Questo controllo richiede energia, ma non ne produce.
Dopo un certo tempo ci sentiamo stanchi, svuotati. Il naturale entusiasmo per le attività vacilla, mentre bisogna fabbricare energia per i nostri progetti, cerchiamo stimolanti come il caffè o i dolci, che temporaneamente ci danno energia, ma in ultimo ci privano della nostra vitalità.
Quando ci ritiriamo dalla vita, diventiamo un sistema chiuso e ci maceriamo nella rabbia e nell'autocritica, che ci logorano ancora di più.
Il fuoco richiede carburante per bruciare, e in un sistema chiuso alla fine il carburante finisce.
Solo in uno stato dinamico di interazione con il mondo possiamo mantenere il movimento e il contatto che alimenta il fuoco e il gusto della vita.
Rompere il ciclo della paura e dell'introiezione richiede una riconnessione con il proprio io, accentandolo con amore. Se non siamo in armonia con i primi due chakra con il nostro corpo e le nostre basi, le nostre passioni e i nostri piacere abbiamo poco combustibile per il nostro fuoco.
Il desiderio dà entusiasmo alla volontà e la rende più dinamica.
POTERE:
Abbiamo detto che il potere è l'energia incanalata. Ma che dire del nostro potere personale? Del nostro pensiero?
Siamo cresciuti dove, la chiesa, le scuole e i genitori ci insegnano ad essere educati e docili ma anche l'obbedienza richiede la collaborazione della volontà.
L'educazione ci vuole, ma se diventa sottomissione, che deprime il nostro senso di potere e la volontà, ci danneggia l'autostima.
Per sviluppare al meglio e risanare il nostro terzo chakra, dobbiamo riesaminare il concetto di "potere", che non è il potere superiore che prevede il predominio di una parte sull'altra.
Dobbiamo invece, cercare di sviluppare il nostro potere con l'integrazione, il "potere interiore", il potere di entrare a contatto con le forze della vita.
In questo periodo nel mondo, il concetto di potere è molto complesso.
Attraverso la tecnologia, i media, il governo organizzato, le armi nucleari e le grandi corporazioni, apprendiamo a controllare di più con meno. Poche persone prendono decisioni per milioni. Un piccolo aereo può distruggere un'intera città. Con poco più di una telefonata, l'intero pianeta potrebbe essere annientato!
Potere, controllo, energia, forza politica sono diventati concetti chiave per la nostra sopravvivenza.
Le strutture del potere devono rassicurare, non minacciare la continuazione della specie, delle risorse e la cooperazione gli uni con gli altri!
Dobbiamo vedere il potere come il carburante per lo sviluppo.
Oggi la visione totale del mondo è ancora dominata dalla separazione. La scienza ha studiato la natura in termini riduzionisti, dissezionando la materia in unità sempre più piccole.
La medicina occidentale tratta le parti del corpo come unità separate piuttosto che considerare mente e corpo un insieme. Persone, paesi, culture, razze: tutto viene considerato separato!
Il potere di questo tipo richiede sforzo, lavoro, attenzione e vigilanza continua.
Le persone devono essere costrette alla sottomissione, costantemente intimidite e sorvegliate.
Dalla prospettiva del Sistema dei chakra, il potere deriva dalla combinazione e dall'integrazione, e non dalla lotta e dal predominio.
Ogni livello di chakra, nasce dalla combinazione dei livelli sottostanti. Anzichè cercare il potere nella separazione, esso può derivare dall'unità e dalla completezza.
La vera forza di qualunque gruppo dipende dalla solidarietà, dal'unità, dalla capacità di combinare e coordinare le forze interiori.
La forza del nostro pianeta dipende anche dalla capacità di combinare la diversità e di trarre qualcosa di nuovo dall'insieme.
Mettere a fuoco le differenze significa polarizzare, separare ed estraniare.
Concentrarsi sull'unità vuol dire rafforzare.
Dobbiamo evolverci, interiormente, non dobbiamo pensare che il potere è posto al di fuori di noi, bensì il potere è dentro di noi.
Questa evoluzione viene da dentro, dalla nostre radici, dal nostro nucleo e visceri, come l'immaginazione, la creatività e l'intelligenza.
VOLONTA':
La volontà è un cambiamento consapevole controllato. Dato che il secondo chakra genera la dualità, si presentano delle scelte. E fare queste scelte origina la volontà.
La volontà è il mezzo che superiamo l'inerzia dei chakra inferiori, e la scintilla essenziale che accende la fiamma del nostro potere.
La volontà è la combinazione di mente e azione, la direzione conscia del desiderio, il mezzo con cui creiamo il nostro futuro.
Il potere personale senza volontà non è possibile, e per questo motivo la volontà è la chiave fondamentale per lo sviluppo del terzo chakra.
Tutti quanti viviamo esperienze sgradevoli. A livello del secondo chakra ci possiamo sentire vittime delle circostanze, e ci sentiamo impotenti.
Sperimentare questa impotenza e questo dolore è un passo importante, perchè ci mette in contatto con noi stessi e le nostre necessità.
Diventa carburante per la volontà.
Arrivando al terzo chakra, però, è necessario che la smettiamo di considerarci vittime e dobbiamo comprendere che un cambiamento duraturo può derivare solo dai nostri sforzi.
Se incolpiamo gli altri, la nostra unica speranza di migliorare consiste nello sperare che gli altri cambino, e questo è qualcosa che è al di là del nostro controllo.
Se ci assumiamo le nostre responsabilità, i cambiamenti rientrano nell'ambito della nostra volontà. Allora possiamo davvero superare le circostanze sfavorevoli.
Se non possiamo sempre tenere sotto controllo quello che ci succede, possiamo però tenere sotto controllo le nostre reazioni.
Il compito della volontà consiste nel superare l'inerzia. La semplice letargia o la pigrizia sono un esempio di inerzia in riposo. Una volta che abbiamo superato l'inerzia, ci alziamo e ci muoviamo, i muscoli lavorano e il cuore pompa, e improvvisamente abbiamo più energia.
L'energia genera energia, attraverso la creazione dell'impulso, ed è la volontà a dare inizio a questo processo.
Il primo passo per apprendere a sviluppare la volontà sta nel realizzare che si ha una volontà e che funziona benissimo. Guardatevi intorno..
Tutto ciò che vedete l'avete creato con la volontà.. gli abiti che indossate, la casa in cui vivete, gli amici che avete!
La sensazione di impotenza non è dovuta alla mancanza di volontà, ma all'incapacità di riconoscere l'uso costante e inconscio di questa facoltà.
AUTOSTIMA:
Gli attributi del terzo chakra (potere, volontà, vitalità e autodisciplina) in ultima analisi si basano sull'autostima.
Se abbiamo una forte autostima, siamo fiduciosi, sicuri di noi, attivi, disciplinati e soddisfatti della vita. Se abbiamo un'autostima scarsa, siamo pieni di dubbi e recriminazioni, che agiscono un pò come dighe sull'impulso psichico necessario per mettere in moto le cose.
Se però le dighe sono troppo numerose, perdiamo del tutto il nostro impulso, e finiamo per cedere all'inerzia.
In questo stato, i dubbi non fanno che peggiorare e questo ciclo può bloccarci completamente.
A questo punto, il demone della vergogna è entrato nel terzo chakra, e forse ne ha addirittura assunto il controllo!
La vergogna è l'antitesi dell'autostima.
Essa fa crollare la sezione centrale del corpo, privandola della sua energia. Interrompe il flusso proveniente dalla base ed esagera l'energia mentale che scende dall'alto.
Anzichè proiettarsi all'esterno, l'energia si rivolta contro l'essere.
L'autostima nasce dal corpo e dall'identità fisica, e in tal modo ci dà limiti e confini.
Poi deriva dal secondo chakra e dalla nostra identità emotiva, che dà vitalità alla nostra esperienza dell'essere, e ci mantiene felici e armoniosi.
L'autostima, poi, nasce anche dalla fatica e dagli errori commessi nei nostri tentativi, dai rischi corsi, dai successi e dai fallimenti, e in questo senso ci garantisce un senso realistico delle nostre capacità. Con l'autodisciplina affiliamo le nostre capacità, che costituiscono la base dell'autostima.
ROMPERE L'IMPOTENZA:
Il potere, come ogni muscolo del corpo, dev'essere sviluppato consapevolmente.
Secondo la ben nota espressione "Sapere è potere", nella maggior parte dei casi l'impotenza è il risultato dell'ignoranza di una maniera efficace di comportarsi.
Può essere mancanza di consapevolezza o di attenzione.
Aumentando la consapevolezza si aumenta il potere.
Perciò la meditazione può essere d'aiuto. Quando facciamo salire l'energia lungo la spina dorsale, e questa energia attraversa il terzo strato, le sensazioni di potere nascono naturalmente. La sola meditazione però, non è sufficiente...
Rompere l'inerzia: se siete pigri, cercate di muovervi. fate qualcosa di diverso.
Rompere l'informazione: le critiche da parte di coloro che non vi capiscono fanno più danno che altro. Andate per la vostra strada senza lasciarvi influenzare.
Rompere blocchi e resistenze
Sforzo e resistenza: entrambi sono duri e logorano l'energia. Sono un segno di potere che non scorrono in modo armonioso. Se vi state sforzando troppo o trovate troppe resistenze, fermatevi e chiedetevi il perchè.
Rompere l'attaccamento: Se dopo un ragionevole sforzo, qualcosa non funziona, lasciatelo andare.
Attenzione: è energia messa a fuoco. Osservatela, dove va l'attenzione viene seguita dall'energia.
Radicamento: Dobbiamo dirigere la nostra attenzione al qui e ora per poter manifestare il potere. Le nostre radici ci portano al presente.
Rabbia: Liberare la rabbia bloccata in maniera sicura ed efficace aiuta a sbloccare il terzo chakra. Per farlo dobbiamo avere un buon radicamento ed una maniera eccellente per utilizzare l'energia interna e produrre un cambiamento.
Aumentare l'informazione: Sapere è potere, perciò più apprendiamo e più possiamo fare, e minore è il numero di errori commessi.
Amore: L'amore è la forza unificante che ci lega assieme, ci ispira e ci dà la forza per andare avanti. Ci dà conferma, contatto e scopo, rafforza l'autostima e ispira la volontà.
Ridere: prendere le cose troppo sul serio può farci perdere il contatto con il nostro potere. Se possiamo ridere di una certa situazione, abbiamo potere su di essa.
Avere cura di se stessi: Se non lo fate voi, non lo farà nessun'altro! Voi sapete cosa volete e di cosa avete bisogno meglio di chiunque altro. Ricordatevi che la necessità è spesso inversamente proporzionale al potere.
Giada Aghi
Naturopata, Radiestesista, Master Reiki.
Per ulteriori informazioni o domande, potete contattarmi tutti giorni su: Pagina Facebook: Naturopatia kundalini nella mia mail: naturopatiakundalini@libero.it Sito web: www.naturopatiakundalini.com Tel. 347/2909394
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