La sindrome dell'intestino irritabile è un disturbo del funzionamento del grande intestino (colon), di origine ignota, senza lesioni organiche rilevabili, spesso influenzata dallo stato psicologico.
Molto diffusa, si traduce in dolori spasmodici, disturbi del transito intestinale (costipazione, diarrea, o alternanza delle due), difficoltà di evacuazione e gonfiori.

Anche se i farmaci, sia quelli convenzionali, sia quelli alternativi, spesso funzionano poco, il problema del colon irritabile è risolvibile, ma bisogna cambiare approccio.
Non basta dire che la causa è lo stress: bisogna ascoltare cosa il nostro corpo vuole segnalare con un disturbo che arriva all’improvviso e poi svanisce, e lo fa più e più volte.
Partiamo da un collegamento molto importante, quello tra intestino e cervello: non solo l’intestino contiene una gran quantità di neurotrasmettitori simili a quelli cerebrali, ma anche a livello funzionale svolge anch’esso funzioni di elaborazione. Sappiamo inoltre che i due organi sono in intimo contatto tra loro, attraverso il sistema nervoso. Quel che ci accade nella vita viene elaborato a entrambi i livelli e che se il livello “alto” non riesce ad affrontare del tutto un problema, quello “basso” gli viene in soccorso, ovviamente a modo suo, con il suo linguaggio biologico.
La spiccata alternanza di comportamento intestinale equivale a un’alternanza di atteggiamento mentale e psichico: apertura e chiusura, dare e trattenere, esprimere e aspettare, affermarsi e tirarsi indietro, agire e non agire, legittimare i propri bisogni e negarli, arrabbiarsi e nascondere la rabbia.
L’alternanza esprime un dubbio riguardo alla possibilità di mostrarsi per come si è oppure no, a causa di una radicale paura di non essere accettati e quindi di una grande insicurezza.
In breve: è un problema di autostima.
Chi soffre di colon irritabile sta attraversando una fase di profonda incertezza, non su qualcosa di specifico, ma sul proprio valore, sulla propria identità: “Chi sono? Che cosa voglio davvero? È questa la mia vita? Posso esprimere i miei veri bisogni e desideri”».
Solo che, non essendone abbastanza consapevole, non riesce ad affrontare concretamente, dentro di sé, il problema.
La soluzione vera per il colon irritabile passa dunque dalla psiche.
Se la sindrome del colon irritabile rivela dunque una difficoltà “esistenziale” a elaborare e far maturare il mondo interiore fino a dargli forma, un valido contributo al superamento del problema risiede proprio nel ricominciare a “dare forma” alla nostra identità, alle nostre emozioni, alla nostra creatività, al nostro lavoro psichico, alle nostre energie.
DOBBIAMO RITROVARE NOI STESSI, DOBBIAMO ESPRIMERE IL NOSTRO VERO ESSERE.

Vi lascio, intanto, alcune ricette a base di oli essenziali per i sintomi causati dal colon irritabile:
Per calmare gli spasmi intestinali: USO ESTERNO
1 ml di OE di basilico genovese
1 ml di OE di ginepro
1 ml di OE di leptospermum citratum
1 ml di OE di menta limoncina
1 ml di OE di petitgrain di arancio amaro
olio vegetale di nocciola quanto basta per arrivare a 15 ml.
Applicare intorno all'ombelico, 2 volte al giorno per 7 giorni.
Ripetere al bisogno.
NON UTILIZZARE questa ricetta in caso di pregresso tumore ormono-dipendente. Controindicato in gravidanza, durante l'allattamento, per i bambini e adolescenti.
PER USO INTERNO: Miscelare in un flaconcino da 10 ml
3 ml di OE di mirto rosso
3 ml di OE di semi di angelica
3 ml di OE di menta piperita
1 ml di OE di chiodi di garofano.
Prendere 2 gocce di questa miscela in un cucchiaino di olio di oliva o di pasta di sesamo, 3 volte al giorno per 7 giorni.
NON esporsi al sole dopo l'ingestione.
In aggiunta, potete bere 1 bicchierino di succo di aloe vera la mattina e la sera per 3 settimane.
Assumete integratori alimentari contenente glutammina (aminoacido che nutre le cellule intestinali, gli enterociti) ma anche probiotici e acidi grassi polindsturi omega 3 (ottimo l'olio di lino e di canapa), senza dimenticare di mangiare pesci grassi (sgombro, sardine, aringhe ecc.) 2 o 3 volte alla settimana.
Fate un controllo per l'intolleranza al glutine e ai latticini e preferite alimenti semi- integrali o integrali.

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